CHI SONO
Il suono dell'anima allo specchio: ritratto (musicale) di Corrado Balotelli

Corrado suona il pianoforte dall'età di 6 anni. Si iscrive poi al Conservatorio e vince concorsi nazionali.
Proprio nel momento dei primi successi, una tendinte al braccio mal diagnosticata lo costringe ad abbandonare il pianoforte al penultimo anno, prima del diploma. Decide allora di seguire un nuovo percorso, abbandonando il sogno della carriera pianistica.
Si laurea in Scienze Politiche all'Università di Pavia e, dopo un Master in Relazioni Internazionali svolto in Irlanda, intraprende una lunga serie di collaborazioni con diverse organizzazioni internazionali in Est Europa e Africa.
Ma Corrado, a dire il vero, il sogno del pianoforte non l'ha mai abbandonato. A poco a poco si fa sempre più forte la sensazione che quella è la sua dimensione più autentica, nella quale si identifica pienamente. E qualcosa cambia, in un momento particolare.
Inizia un percorso di crescita personale, inizia una analisi personale e di terapia di gruppo. Diventa Counselor e si laurea in Psicologia. Ripensa al suo passato, alla sfortuna e al fatto che in fondo non gli importa più la carriera concertistica. Gli importa solo suonare. Solo, soltanto, suonare. Il più possibile. Perché si risveglia in lui un amore viscerale, di quelli che non puoi più comandare, controllare, e che prima o poi riemerge.
Agli inizi del 2011 Corrado viene emozionalmente colpito e affascinato dal video della performance artistica di Marina Abramovich "The Artist is Present", al MoMA di New York, durante tutta la durata della quale l'artista stava immobile, in silenzio, seduta davanti a un tavolo per molte ore al giorno, a incontrare gli sguardi del pubblico, che quasi come in un solenne rituale pagano, le si avvicinava lentamente e le si sedeva di fronte, per tutto il tempo che riteneva necessario. Un dialogo silenzioso e commovente che non lascia mai indifferenti. Il campo di energia che si genera da' luogo a momenti d'intensa commozione. L'artista ti osserva e guarda dritto negli occhi costringendoti a osservarti. Non vi e' alcun "narcisismo di ritorno" ma diverse forme di insight che toccano corde poco abituate a vibrare.
Due anni dopo Corrado, si imbatte in una lettura: "Mr Gwyn" di Alessandro Baricco. Una folgorazione, il Big Bang! Ecco cosa mancava: dare un ruolo nuovo al proprio strumento d'espressione.
Ma chi è Mr Gwyn?
È un noto scrittore che nel bel mezzo della propria carriera non se la sente più di scrivere se non per "ritrarre" le persone, mettendole in posa dinanzi a lui in una stanza vuota. Lo scrittore rinnova i propri orizzonti e intraprende una nuova vita: "scrivere" ritratti.
È così che Corrado trae ispirazione per il suo progetto. Provando a ritrarre a sua volta - ma musicalmente - le persone, scopre sorprendentemente di riuscire ad "interpretarle" improvvisando brani che le persone stesse riconoscono "risuonare" in una propria dimensione interiore, intima. Ha così inizio Piano Reflection.
Proprio nel momento dei primi successi, una tendinte al braccio mal diagnosticata lo costringe ad abbandonare il pianoforte al penultimo anno, prima del diploma. Decide allora di seguire un nuovo percorso, abbandonando il sogno della carriera pianistica.
Si laurea in Scienze Politiche all'Università di Pavia e, dopo un Master in Relazioni Internazionali svolto in Irlanda, intraprende una lunga serie di collaborazioni con diverse organizzazioni internazionali in Est Europa e Africa.
Ma Corrado, a dire il vero, il sogno del pianoforte non l'ha mai abbandonato. A poco a poco si fa sempre più forte la sensazione che quella è la sua dimensione più autentica, nella quale si identifica pienamente. E qualcosa cambia, in un momento particolare.
Inizia un percorso di crescita personale, inizia una analisi personale e di terapia di gruppo. Diventa Counselor e si laurea in Psicologia. Ripensa al suo passato, alla sfortuna e al fatto che in fondo non gli importa più la carriera concertistica. Gli importa solo suonare. Solo, soltanto, suonare. Il più possibile. Perché si risveglia in lui un amore viscerale, di quelli che non puoi più comandare, controllare, e che prima o poi riemerge.
Agli inizi del 2011 Corrado viene emozionalmente colpito e affascinato dal video della performance artistica di Marina Abramovich "The Artist is Present", al MoMA di New York, durante tutta la durata della quale l'artista stava immobile, in silenzio, seduta davanti a un tavolo per molte ore al giorno, a incontrare gli sguardi del pubblico, che quasi come in un solenne rituale pagano, le si avvicinava lentamente e le si sedeva di fronte, per tutto il tempo che riteneva necessario. Un dialogo silenzioso e commovente che non lascia mai indifferenti. Il campo di energia che si genera da' luogo a momenti d'intensa commozione. L'artista ti osserva e guarda dritto negli occhi costringendoti a osservarti. Non vi e' alcun "narcisismo di ritorno" ma diverse forme di insight che toccano corde poco abituate a vibrare.
Due anni dopo Corrado, si imbatte in una lettura: "Mr Gwyn" di Alessandro Baricco. Una folgorazione, il Big Bang! Ecco cosa mancava: dare un ruolo nuovo al proprio strumento d'espressione.
Ma chi è Mr Gwyn?
È un noto scrittore che nel bel mezzo della propria carriera non se la sente più di scrivere se non per "ritrarre" le persone, mettendole in posa dinanzi a lui in una stanza vuota. Lo scrittore rinnova i propri orizzonti e intraprende una nuova vita: "scrivere" ritratti.
È così che Corrado trae ispirazione per il suo progetto. Provando a ritrarre a sua volta - ma musicalmente - le persone, scopre sorprendentemente di riuscire ad "interpretarle" improvvisando brani che le persone stesse riconoscono "risuonare" in una propria dimensione interiore, intima. Ha così inizio Piano Reflection.